A lungo custoditi nei depositi del Museo sono stati recentemente restaurati e esposti nella sala i cinque Stendardi processionali double-face considerati tra le migliori realizzazioni pittoriche dell’anconetano Nicola Bertucci (1710-1777) a lungo attivo a Bologna per cui la mutazione del nome in Bertuzzi. I dipinti sono stati realizzati ad olio su tele centinate alla base nel 1753 per la Confraternita dei Mercanti e degli Artisti a corredo del cosiddetto Teatro Sacro (Cappella), luogo di preghiera e di riunione della committente Congregazione Maggiore. Una volta all’anno, il Venerdì Santo, venivano portati in processione per le vie della città, poiché raffigurano alcuni momenti della Passione: Orazione di Gesù nell’Orto, Flagellazione di Gesù, Ecce Homo, Incontro di Gesù con la Veronica, Crocifissione di Gesù. Nel verso gli stendardi presentano angeli recanti gli emblemi o gli strumenti della Passione in relazione alla scena principale dipinta nel recto. Per consentire una completa fruizione dell’opera è stato studiato e realizzato un apposito supporto espositivo che permette di far ruotare i singoli stendardi e dunque vederne entrambe le facce.