La sala è caratterizzata dalla presenza di sette icone di scuola italo-cretese del XVI secolo provenienti dall’arredo e dall’iconostasi della chiesa di Sant’Anna dei Greci officiata dalla comunità di rito greco-ortodosso e distrutta a opera delle incursioni aeree dell’ultima Guerra Mondiale. Una prima loro descrizione risale al 1923 ed è documentata da una riproduzione fotografica dell’epoca, in cui figurano i quattro ovali del Museo con la Resurrezione di Lazzaro, la Ascensione, la Trasfigurazione e la Dormitio Virginis ed altre tavole tra cui quelle collocate nella parte bassa dipinte da Lorenzo Lotto (Venezia 1480 ca. – Loreto 1556) andate perdute in seguito agli eventi sopra richiamati. Le tre tavole con il San Nicola di Mira, la Vergine Glicophilousa, la Vergine Odighitria con Sant’Anna erano invece poste sugli altari. La sala accoglie, inoltre, una tela di Ercole Ramazzani (Roccacontrada Arcevia 1530 – 1598), allievo del Lotto, firmata nel 1585, che raffigura la Crocifissione di Gesù e i Santi Agostino e Monica, quattro dipinti su tavola sempre del XVI secolo di scuola dei Da Bassano e una Madonna di Loreto in legno policromo proveniente dalla conquecentesca chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, località che deriva il nome da posa et ora in quanto la tradizione vuole che la Santa Casa vi si sia posata alla fine del Duecento prima di giungere a Loreto.