La chiesa, dedicata al SS. Nome di Gesù, fu eretta dai Gesuiti nel 1605 e fu officiata fino al 1730 quando l’edificio venne ampliato e modificato grazie all’intervento dell’architetto Luigi Vanvitelli che realizzò una imponente facciata concava con due scale ad andamento curvilineo che consentono l’accesso attraverso un pronao timpanato. L’uso della pietra d’Istria per il pronao permette alla struttura di acquisire maggior evidenza risaltando sul fondo rosso mattone della parete. (L’originale architettura è stata fonte di ispirazione per gli artisti che hanno operato nella seconda metà del Settecento.) All’interno, ampio, e luminoso, sono ancora conservate tutte le sette tele relative agli altari tra le quali segnaliamo: la Circoncisione di Gesù di Orazio Gentileschi, il Sant’Antonio Abate di Filippo Pallavicini e la Predicazione di San Francesco Saverio di Sebastiano Conca.