Nell’ultima sala del Museo sono esposti quattro arazzi fiamminghi di notevoli dimensioni e di particolare pregio ordinati dalla Confraternita del SS. Sacramento di Ancona agli inizi del XVII secolo; per la loro realizzazione sono stati utilizzati dei cartoni disegnati dal celebre pittore barocco Pieter Paul Rubens (1577-1640). L’importanza degli arazzi è inoltre determinata dall’ottimo stato di conservazione dei colori originali, impiegati per la tintura dei fili di lana e seta adoperati per la tessitura dei manufatti, favorito anche dal fatto che la loro esposizione avveniva solamente in concomitanza delle festività liturgiche rappresentate: la Natività durante il Natale, l’Istituzione dell’Eucaristia durante il Corpus Domini, la Resurrezione in occasione della Pasqua e l’Assunzione della Vergine il quindici di agosto. Nella sala sono anche raccolti dipinti su tela di grande interesse sia per i soggetti che per gli autori: la Presentazione di Maria Bambina al Tempio del romano Marco Benefial (1684-1764), Quattro Vergini e Martiri dell’abate pesarese Giovanni Andrea Lazzarini (1710-1801), il Martirio di Santa Anastasia di Nicola Bertucci (Ancona 1710-Bologna 1777) pala d’altare realizzata per l’omonima chiesa della Comunità o Nazione Armena locale. Il percorso museale si completa e conclude con due opere pittoriche di scuola romana del Seicento e del Settecento rappresentanti San Filippo Neri in estasi, l’una, e I Santi Giuliana Falconieri e Filippo Benizzi, dell’Ordine fiorentino dei Servi di Maria, l’altra.