La sala è molto ricca di reperti riguardanti il periodo Romanico. L’opera più interessante è il Pluteo di Lamberto, Vescovo committente (1158-1173), costituito da una serie di lastre di pietra con figurazioni zoomorfe e santi personaggi decorati con inserzioni di materiali policromi. In origine il complesso transennava il braccio sinistro sopraelevato della Cattedrale separandone il presbiterio dal resto della basilica paleocristiana da dove è stato rimosso nel XVII secolo per volere del Vescovo Carlo Conti. Le lastre, attualmente presenti al Museo, raffigurano San Ciriaco e Santo Stefano, una figura femminile in trono, San Matteo, San Lorenzo, San Luca, San Giovanni Evangelista e Santa Palazia e San Liberio. Oltre al pluteo l’ampia sala, che offre ai visitatori una suggestiva veduta panoramica sul mare, raccoglie materiale erratico proveniente da varie chiese locali, alcune delle quali non più esistenti, databile dal V-VI secolo al XIII secolo: cornici architettoniche, rosoni, bassorilievi e formelle figurate, pilastrini, iscrizioni lapidee ed una originale vaschetta con apertura ad arco inflesso per la quale è stata ipotizzata un’origine normanna con influenze orientali in virtù della presenza di una divinità posta tra due tende e scene di caccia con il falcone.